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La visita guidata
Ogni centrale idroelettrica ha i suoi bacini di raccolta della acque, qui potete scoprire la prima che venne costruita in Valle Camonica, quella che serviva la Società Elettrica Bresciana costruita nei primi anni del '900.
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Il video-tutorial dei laboratori
Scarica le istruzioni e la topografia delle derivazioni idroelttriche e minerarie
Prima parte – Il versorio e la pila
Laboratorio 1: il versorio
(nella pubblicazione: scheda 4 pag.33 )
Questo laboratorio ha lo scopo di costruire un rudimentale elettroscopio chiamato versorio (inventato intorno al 1500) in grado di dimostrare il fenomeno dell’elettrizzazione per strofinio e dell’elettricità statica.
Materiali utilizzati:
- Tappo di sughero
- Bastoncino di legno
- Cannuccia
- Pezzo di lana
- Carta
Procedimento
- Fissate il bastoncino al centro del tappo di sughero (questo supporto sarà utile anche per il laboratorio dedicato alla pila al limone)
- *Inserite un pezzo di cannuccia sul bastoncino (aiuta a fare muovere meglio l’ombrellino che andremo a costruire)
- Piegate il quadrato di carta nei modi indicati e appoggiatelo sulla sommità della cannuccia
- Strofinate il pezzo di cannuccia sulla lana e avvicinatelo alle punte dell’ombrello senza toccarlo (il corpo elettrizzato origina una forza elettrica attrattiva).
*passaggio facoltativo
Laboratorio 2: la pila
(nella pubblicazione: scheda 5 pag. 34 )
Nella pila si forma energia grazie ad una reazione chimica. Il dislivello energetico dato dalla diversa carica di due metalli mette in movimento gli elettroni (potenziale elettrico maggiore sul rame che è detto polo positivo, più basso sullo zinco detto polo negativo).
Proviamo a costruire una pila simile a quella inventata nell’800 da Alessandro Volta, quindi un dispositivo in grado di muovere cariche elettriche.
Materiali utilizzati:
- Dischi di rame
- Dischi di zinco
- Dischi di feltro
- Una soluzione liquida e acida (limone, arancia, aceto, pomodoro…)
- Cavetti di rame
- Luce Led
Procedimento
N.B Fare particolare attenzione alla sequenza; come base d’appoggio utilizzare il tappo di sughero con il bastoncino verticale al centro del versorio esclusa la cannuccia. Nel kit troverete già i cavetti assemblati al led. Si consiglia dopo ogni laboratorio di pulire e asciugare il materiale, così da poterlo riutilizzare per rifare l’esperimento.
- Inumidite i dischi di feltro con la soluzione liquida (limone)
- Appoggiate un cavetto alla base (controllare che il cavo di rame sia scoperto dalla plastica che lo riveste) lasciando l’altro capo fuori/libero
- Infilate il disco di zinco (controllare che aderisca bene al cavetto di rame inferiore)
- Infilate il disco di feltro inumidito
- Infilate il disco di rame
- Ripetete la sequenza dei punti 2.3.4 per un minimo di 6 volte
- Appoggiate ora sulla sommità del disco l’altra estremità del cavetto lasciata libera. Osservate cosa succede. Se le sequenze eseguite sono corrette la lucina led si accenderà, in caso contrario non vi resta che portare pazienza, togliere tutto il materiale, pulirlo e riprovare.
Il video tutorial