Il 3D che fa la differenza
Tutto parte dallo sguardo dell’osservatore
Un museo che funziona è un museo che attiva la partecipazione del suo fruitore; è un’esperienza in grado di incidere sul suo modo di guardare all’oggetto del museo anche quando se ne saranno andati.
Quelli di cui ci occupiamo sono beni post-industriali …cioè vivono di una vita “postuma” rispetto alla funzione per la quale sono stati pensati. Qui più che mai diventa fondante il saper guardare “più in là” …saper unire passato e presente in una dialettica che crea una nuova dimensione: la profondità …del futuro.
Ecco perchè abbiamo lavorato su un allestimento museale a stereoscopi. Non bastasse questo vedere immagini dell’epoca con gli strumenti usati a suo tempo per fruire di immagini di paesaggi “lontani” ci è sembrato il modo migliore per restutuirne un’esperienza più autentica possibile.
Un po’ di materiali
Qui il seminario che tira le fila dei contributi sulla stereopsi raccolti…non sono tutti, speriamo in una seconda edizione. Clicca qui per la versione inglese
Nella newsletter SIM trovate un paio di articoli sulla nascita dell’allestimento: pagina 8 e pagina 44
Qui i view master che puoi trovare presso Centro 3T museo ex fornaci
Qualche link:
Archivio stereoscopico italiano
http://www.archiviostereoscopicoitaliano.it/home.htm
Gruppo Ricerca Immagine
http://www.gri.it/index.php
AIEV
https://www.aiev.it